eventi musicali e altro

Italia Digitale.

Rieccomi!
vi avevo promesso un articolo per commentare il concerto di Elisa ma mi ritrovo a scrivervi ancora prima di un altro evento a cui ho partecipato, Italia Digitale del Corriere della sera all’Unicredit Pavilion di Milano in piazza Gae Aulenti.

Studiando Media Management ero particolarmente interessata all’evento e a gran parte degli incontri ma purtroppo per impegni universitari ho potuto assistere solo agli ultimi 2 incontri.
Prima dei due incontri sono riuscita però a vedere la premiazione di quattro gruppi di studenti di varie facoltà come ingegneria, design, informatica ecc. che avevano sviluppato quattro app di gioco su vari temi tra cui il fantacalcio, il giornalismo, i vaccini ecc. sono rimasta veramente sorpresa dalla loro bravura soprattutto visto il poco tempo in cui hanno dovuto progettare tali app, peccato che non abbiano mostrato per intero i progetti e siano passati subito alla premiazione condotta da Caterina Balivo.

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Una volta finita questa premiazione io e la mia amica nonché compagna di università siamo riuscite a trovare un posto e ad assistere agli ultimi due incontri.
Il primo era sul tema dei social network e dell’uso che se ne fa nel mondo dello spettacolo, soprattutto quello in chiave comica e per questo l’ospite era Giovanni Vernia, comico reso noto dal programma Zelig in cui si è contraddistinto per le sue esilaranti imitazioni o come preferisce chiamarle lui… PARODIE.
Ultima fra queste quella dell’imprenditore Gianluca Vacchi, inventore del ballo dell’estate 2016!
E’ stato un incontro molto piacevole, pieno di battute e parodie anche di altri personaggi ma la frase che mi è rimasta più impressa di Vernia è “una battuta fatta su Twitter, su Facebook non fa ridere!” questo mi ha fatto capire e fa capire facilmente a tutti, che ogni social network ha il suo linguaggio e il suo target e per avere successo su tutte le piattaforme bisogna cogliere queste differenze e creare il giusto contenuto.
Per Vernia ormai i social hanno preso il posto delle prove nei cabaret dove si cercava di capire se il pezzo avrebbe avuto successo o meno, adesso tutto questo avviene sul digitale con commenti, like, cuori, risate e chi più ne ha più ne metta.
Tranquillo Giovanni se tutte le prove che fai sui social network sono come la parodia di Vacchi… sei sulla buona strada! ENJOY! 🙂

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E infine il secondo incontro riguardante il digitale e la tecnologia in ambito musicale, ed ecco che come ospite arriva… MARCO MENGONI!
Potevo mancare secondo voi?!
E’stato un colloquio tra lui e il giornalista Andrea Laffranchi, una chiaccherata molto leggera che ha toccato tanti temi, dalla tecnologia che viene utilizzata durante i concerti di Marco, che lui assicura “sarà sempre presente, e con delle novità”, dai programmi televisivi che preferisce (i documentari sulla natura 🙂 ), dalle app che utilizza più spesso sia per hobby che per lavoro e che non potevano che essere Spotify e Shazam, al suo social preferito (Instagram) e naturalmente tanti riferimenti alla sua carriere e alla sua passione… LA MUSICA.
Esatto la definisco passione perché secondo me si vede ad occhi nudo che lui non compone e canta perché lo deve fare, ma perché ama farlo e non riesce a starne senza, ecco spiegato il motivo dell’uscita di un disco dietro l’altro!
La frase che mi è rimasta più impressa di Marco in questa sera è stata “io sono un impiegato della musica, quindi se il mio lavoro va così bene il perché dovremmo chiederlo a lei!”.
Marco continua così! Posso solo dirti questo.marco-mengoni-italia-digitale-740x340-jpg-pagespeed-ce-h8umt6ahuw

El.

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