correva l'anno

Correva l’anno 1979…

Correva l’anno 1979 …

E nell’aria suonavano le note del brano “ L’era del cinghiale bianco “ di Franco Battiato.

battiato1Eccoci di nuovo a spasso nel tempo, oggi ritorneremo negli anni settanta e più precisamente nel 1979, anno in cui Franco Battiato faceva uscire il suo nono album che prende il nome proprio dalla canzone sopra menzionata.

Franco Battiato (in realtà Francesco) nasce a Ionia , provincia di Catania, il 23 marzo del 1945. Dopo aver ottenuto la maturità al liceo scientifico di Acireale nel 1964, a seguito della scomparsa del padre, si trasferisce prima a Roma e poi a Milano dove, interrotti gli studi universitari si dedica alla musica.

Battiato si colloca di diritto fra gli artisti più eclettici e colti che il panorama italiano propone, il suo percorso musicale è iniziato con la canzone di protesta e la canzone romantica degli anni sessanta per poi passare alla musica sperimentale degli anni settanta, alla musica di avanguardia, alla musica etnica, al rock progressivo ed alla musica leggera.

In questo suo percorso ha avuto modo di cimentarsi anche con l’Opera, la pittura ed il cinema.

Le sue collaborazioni più importanti sono state con il violinista Giusto Pio (anni 1975-1978) e con il filosofo Manlio Sgalambro (anni 1994-1997 e 2011-2012).

Battiato è uno degli artisti che ha ricevuto più riconoscimenti dal Club Tenco ottenendo tre targhe ed un premio Tenco.

I suoi primi passi musicali, come già accennato, sono legati al periodo di protesta ed il suo sponsor è stato Giorgio Gaber che ha conosciuto a Milano, successivamente si è dedicato alla musica sperimentale e, nonostante io conservi con grande orgoglio i suoi due primi Lp “Fetus” e “Pollution” e che sia stato attirato dal personaggio fin dagli inizi, vi posso garantire che l’ascolto, specialmente del secondo, risulta molto impegnativo.

La canzone che ho scelto per questo viaggio è una canzone molto particolare in quanto inizia a far intravedere il Battiato degli anni ottanta, quello che otterrà un grande successo di pubblico dal 1981 al 1985 con gli album come “La voce del padrone”, “L’arca di Noè”, “Orizzonti perduti” e “Mondi lontanissimi” .

Questi album contengono canzoni indimenticabili come “Centro di gravità permanente”,”Cuccurucucu”,”Bandiera bianca”, “Radio Varsavia”,”Voglio vederti danzare”,”La stagione dell’amore” e “No time no space”.

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752314 FOTO REPERTORIO SUL CASO AMBROSOLI PER LE FRASI DI ANDREOTTI

Il 1979 è stato l’anno dello scandalo internazionale che ha visto coinvolto il banchiere siciliano Michele Sindona e dove si sono intrecciate politica, alta finanza, criminalità organizzata e massoneria. A farne le spese fu l’avvocato milanese Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, che evidenziò le responsabilità del banchiere ed a causa del suo lavoro fu assassinato la sera dell’11 luglio … altra pagina nera della nostra Italia.

Nello stesso anno, nascevano lo walkman (che per noi giovani dell’epoca voleva dire musica anche in movimento) ed il terzo canale televisivo Rai 3, veniva debellata la malattia del vaiolo, usciva il film di Francis Ford Coppola “Apocalypse Now” ed i Pink Floyd pubblicavano il loro celeberrimo album “The Wall”.

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Sempre in quel periodo, per quanto mi riguarda, sono riuscito a soddisfare un mio grande desiderio, l’acquisto di un ingranditore per lo sviluppo delle foto. La fotografia è da molti anni, al pari della musica, una mia passione e proprio l’anno prima avevo ricevuto in regalo quella che per me era una bellissima macchina fotografica reflex. In precedenza avevo iniziato a scattare le immagini dei momenti da ricordare con una macchina istantanea e soltanto successivamente, grazie a parenti che possedevano un semplice apparecchio fotografico con pellicola 24×36, potei dedicarmi alle foto in bianco e nero. A quei tempi le macchine tecnologicamente più avanzate erano proprio le reflex che garantivano una buona qualità delle foto ma che avevano pochissimi automatismi e nelle quali la messa a fuoco era quasi sempre manuale. Pur considerando il bel regalo, la mia attrezzatura era molto scarna e si limitava alla macchina all’obiettivo d’ordinanza (il famoso 50 mm) ed a qualche filtro, ma, avendo una grande curiosità, avevo il desiderio di scattare e di vedere quanto prima cosa usciva fuori. Dato che i soldi a disposizione erano pochi sempre con dei parenti ci eravamo organizzati, acquistavamo la pellicola in bianco e nero a bobine e passavamo diversi sabati a casa di questi a sviluppare i nostri lavori. Nonostante tutto questo ero fortemente limitato perché non possedendo l’ingranditore dovevo limitare la mia attività a quando eravamo tutti disponibili. LAU2458Facendo un po’ di economia l’estate e dando fondo a tutti i miei risparmi, a settembre mi decisi a prendere un ingranditore tutto per me da mettere nel ripostiglio adiacente al bagno trasformato per l’occasione in camera oscura. Da allora in poi per un bel periodo ho passato diverso tempo chiuso in quella stanzina con la luce rossa a dar vita a tutte quelle fotografie che ancora oggi fanno parte del mio archivio ma soprattutto fanno parte della mia memoria. Molte di queste sono quelle che io chiamo i “paesaggi dell’anima” e cioè i ritratti di amici e di familiari.

Da quei tempi la mia attrezzatura è aumentata, è diventata sempre migliore e completa, con il lavoro mi sono potuto permettere oggetti più costosi ed accessori allora impensabili fino a quando con all’arrivo del digitale, che permette di elaborare le foto con un comune PC, il mio ingranditore e gli accessori della camera oscura sono finiti in soffitta insieme a tanti cari ricordi.

Restando in tema di ricordi e tornando alla nostra canzone, mi riecheggiano nella mente  i versi della prima strofa della canzone

 “Pieni gli Alberghi a Tunisi
per le vacanze estive
a volte un temporale
non ci faceva uscire”

e del ritornello

“Spero che ritorni presto
l’Era del Cinghiale Bianco”

Le prime volte che l’ho ascoltata mi lasciavo cullare dalla melodia esotica e non pensavo a cosa volesse dire il testo, poi la curiosità è aumentata ed ho cercato di capire cosa intendesse l’autore con quelle parole.

Leggendo un po’ qua ed un po’ là mi sono fatto un’idea. Già la scelta del luogo di vacanza, Tunisi, ci porta fuori dai nostri canoni europei in una città che rappresenta un’altra concezione della vita anche se oramai contagiata ed a continuo contatto con l’occidente. Ma è quando il tempo fa i capricci che il turista perde la frenesia della vacanza della vita di gruppo e si ritrova ad osservare un mondo molto distante dal suo e che viaggia ad una velocità molto diversa. È grazie a questa occasione che i sensi si svegliano e si rendono conto dei particolari tanto che si riconoscono profumi della sera così diversi da essere indescrivibili e che ognuno si riappropria della propria identità.

Per quanto riguarda il ritornello pare che l’era del cinghiale bianco possa essere ricondotta all’epoca dei Druidi i quali tramandavano oralmente l’essenza della conoscenza e garantivano al loro popolo un importante equilibrio del mondo. Detto in altre parole sperare nell’era del cinghiale bianco significa sperare in un rinsavimento del mondo che Battiato aveva visto già andare in una brutta direzione.

Sperando di avervi incuriositi abbastanza vi allego il link e vi auguro buon ascolto.

A presto per il prossimo viaggio temporale a cavallo della musica.

Mr.

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