In questo romanzo breve e perfetto,

Edith Wharton (1862-1937) narra la storia di un amore impossibile, quello tra Ethan Frome e Mattie Silver. Impossibile perché Ethan è un uomo sposato con una donna fredda e dispotica di nome Zeena, di cui Mattie è la cugina.
Ethan vive con Zeena in un paesino di montagna, dove tutti si conoscono ed il tempo è scandito dal passare delle stagioni. L’amore giunge inaspettato nella sua vita e rischiara i suoi giorni monotoni, allieva la lunghezza delle fredde giornate invernali, offre uno scopo ad ogni sua attività. Fuggire? Perché no? Tale pensiero balena più di una volta nella mente di Ethan, ma subito muore, schiacciato dalla realtà della sua condizione: uomo legato da sette anni ad un’altra donna e con una precisa posizione nel paese. Che fare allora? Vivere giorno per giorno, godere della compagnia di Mattie in ogni singolo momento, ridere con lei, lasciare che ella appoggi il proprio braccio sul suo mentre la si accompagna a qualche festa di paese. Alla fine però tutto ciò, ad Ethan, non basterà più.
Lo stile della Wharton è delicato e pungente al tempo stesso, come la neve da lei descritta; sa delineare alla perfezione gli ambienti, lo stile di vita umile dei protagonisti e la loro psicologia. L’esuberante giovinezza di Mattie, poco avvezza alle fatiche domestiche, contrasta in modo evidente con la ritrosia e l’austerità di Zeena, che spossata e sempre più malata, si ritrova a convivere con un cuore inacidito dal tempo. Il carattere sognante di Ethan lo fa rimpiangere di aver speso i suoi anni migliori accanto ad una donna che non ama e da cui non è amato, e lo intrappola in angosciosi rimorsi.
In meno di cento pagine, la Wharton lascia il segno, trascinando non solo i suoi personaggi, ma anche il lettore, in un finale tragico e grottesco, che sembra voler punire i protagonisti ed insegnare al lettore che la gioia prima o poi si infrange e i sogni decadono. Acuto ed emozionante, il romanzo continua ad avere ancora oggi un fascino incredibile, destinato (speriamo) a non tramontare mai.
Ps: visto che il libro mi ha fatto venir voglia di leggere altro della Wharton, chiedo a voi! Qual è il vostro libro preferito?
Un abbraccio
Cat.
Titolo: Ethan Frome
Autore: Edith Wharton
Editore: Bur grandi classici
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2 pensieri su “RECENSIONE: “Ethan Frome” di Edith Wharton”