Non conoscevo questo autore, ma me ne avevano parlato bene e sapevo che aveva vinto il Premio Pulitzer, così decido di dargli una chance.

Rimango colpita dalla copertina rosso-arancio fiammante di Canada e apro alla prima pagina: ‟Prima di tutto parlerò della rapina commessa dai nostri genitori. Poi degli omicidi, che avvennero più tardi.” Caspita, mi son detta, con un inizio così è proprio il libro che fa per te!
Ford racconta di una famiglia (apparentemente) normalissima, che vive negli Stati Uniti durante gli anni Sessanta, ed è composta dai genitori, Beverly e Neeva, e dai loro due figli gemelli, Dell e Parson.
È proprio Dell che prende in mano la penna per ricostruire quell’incredibile vicenda avvenuta quando lui e la sorella avevano appena quindici anni. Un giorno, per motivi ancora piuttosto incomprensibili, i loro genitori avevano rapinato una banca, ma avevano compiuto diversi passi falsi ed erano presto finiti in manette. I due gemelli si erano quindi ritrovati completamente soli, privi di qualsiasi punto di riferimento, e il destino li aveva portati ad intraprendere strade diverse (Dell in Canada, Parson in vari paesi), fino a rincontrarsi finalmente all’epoca in cui Dell mette mano alle sue memorie.
Nel suo sforzo di ricostruzione, Dell, che è ormai un professore di mezza età, cerca di capire i motivi che avevano portato i genitori ad un tale gesto estremo; analizza i loro rapporti familiari, fatti di incomprensioni, bugie e silenzi; ricorda con dolore i numerosi trasferimenti della famiglia, a causa degli impegni lavorativi del padre, sempre in cerca di nuove strampalate attività imprenditoriali da intraprendere. Attività che raramente portavano a casa uno stipendio sicuro, e che facevano invece circolare tipi loschi davanti casa, e facevano sembrare il padre sempre più pensieroso e distaccato.
Se i genitori, con quel gesto, avevano cercato di portare finalmente un po’ di normalità in quella loro esistenza disastrata e senza radici, non ci erano riusciti, ma avevano anzi ottenuto l’effetto contrario. Si erano dimostrati incapaci di gestire la propria vita e soprattutto di dimostrare vero affetto verso i figli, bisognosi solo di essere liberati da quella gabbia claustrofobica che era la loro routine giornaliera.
I ragazzi cresceranno, nonostante tutto, e condurranno le loro vite non perfette, cercando di farsi forza. Dell, in Canada, sarà suo malgrado spettatore di fatti mostruosi e dovrà compiere la scelta più difficile di tutte, quella tra bene e male.
Ford ha uno stile penetrante e ben calibrato (soprattutto nella prima parte, quella dedicata alla rapina), i personaggi sono perfettamente delineati nelle loro psicologie, e la storia non ha un dettaglio che la potrebbe far ritenere un’invenzione, invece che un reale fatto di cronaca. Sono presenti diversi colpi di scena, che mantengono nel lettore una buona dose di adrenalina e nonostante la lunghezza leggermente esagerata (motivo della mia valutazione 4/5), si arriva alla fine pieni di aspettative, che Ford non tradisce.
Questo autore tornerà sicuramente nelle mie letture future (e spero anche nelle vostre!).
Un abbraccio!
Cat.
Titolo: Canada
Autore: Richard Ford
Editore: Feltrinelli
Pagine: 424
Anno: 2013
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Valutazione:
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