correva l'anno

Correva l’anno 1969…

Correva l’anno 1969…

E nell’aria risuonavano le note del brano “La storia di Serafino“ di Adriano Celentano.

Cari amici di ECShivers’ con bel capitombolo a ritroso nel tempo ci ritroviamo alla fine degli anni sessanta quando il “Molleggiato” faceva furore.

Adriano Celentano, cantante, cantautore, attore, regista, sceneggiatore e showman, nasce adriano-celentanonella famosa via Gluck a Milano il 6 gennaio 1938 da una famiglia di emigranti di origine pugliese. La famiglia è composta dal padre Leontino, la madre Giuditta, le sorelle Rosa e Maria ed il fratello Alessandro. Adriano, nato per ultimo quando i genitori sono già maturi, frequenta la scuola elementare fino al raggiungimento della licenza e poi lascia tutto per iniziare a lavorare; si cimenta in vari mestieri fra i quali l’orologiaio che è quello che ricorda con più piacere avendo ancora oggi passione per le preziose macchinette del tempo. La famiglia ama la musica ed è così che inizia giovanissimo a suonare la chitarra. A metà degli anni cinquanta scopre il Rock and Roll e dopo poco forma, insieme a degli amici, il gruppo dei “Rock Boys” con il quale suona nei locali milanesi. Il grande pubblico inizia a conoscere Celentano quando, in coppia con Little Tony, si presenta al suo primo Festival di Sanremo, nel 1961, arrivando secondo con la canzone “24 mila baci”. Alla fine degli anni cinquanta si uniscono al gruppo dei Rock Boys un tastierista, che è una nostra recente conoscenza Enzo Jannacci, un parente di Adriano, il nipote Gino Santercole scomparso proprio recentemente ed un giovane chitarrista, tal Giorgio Gaber. Nel 1958 inizia ad incidere dei 45 giri ma sono tutte cover, in inglese, di artisti americani e le prime canzoni in italiano sono il lato B di alcune di queste cover. Il primo 45 giri in italiano è Ciao ti dirò del 1959, canzone già cantata da Giorgio Gaber, a ruota seguono Il Ribelle e Il tuo bacio è come un rock con la quale, il 13 luglio , Celentano vince il Festival Adriatico della Canzone di Ancona e, di fatto, inizia la sua brillante carriera. Successivamente i Rock Boys perdono diversi personaggi, fra i quali Giorgio Gaber, per cui a seguito dei nuovi innesti nasce il nuovo gruppo, “I Ribelli”. Nello stesso anno abbiamo anche la prima collaborazione con Mina e la prima interpretazione cinematografica nel film I ragazzi del Juke-Box che segna l’inizio dell’era dei film musicarelli. L’anno successivo Adriano pubblica il suo primo album dal titolo “Adriano Celentano con Giulio Libano e la sua orchestra” e poi inizia il suo servizio di leva fra Casal Monferrato e Torino. Nel 1962 nasce il “Clan Celentano”, una etichetta discografica che permette ad Adriano di radunare tutti gli amici e di dedicarsi alla scoperta di nuovi talenti. La carriera di Celentano decolla e lo porterà ad essere uno dei maggiori artisti della musica leggera italiana, negli anni successivi arrivano canzoni che hanno fatto storia come Il ragazzo della via Gluck, Azzurro, Mondo in mi 7a, La coppia più bella del mondo, Una carezza in un pugno e tante altre. Nella sua lunga carriera Adriano ha inciso più di quaranta Album e quasi una quindicina di cofanetti oltre ad alcuni dischi live ed a tantissimi 45 giri. Tra le sue migliori canzoni sono da citare quelle, abbastanza recenti, cantate in coppia con la grande Mina come ad esempio i brani dell’album “Mina Celentano”.

Forse non tutti sanno che Adriano Celentano:

  • ha potuto partecipare al suo primo Festival di Sanremo nel 1961 grazie ad un permesso di Giulio Andreotti, infatti essendo militare ha ricevuto l’autorizzazione speciale dall’allora Ministro della Difesa.
  • Ha recitato nel film la “Dolce Vita” del Maestro Federico Fellini interpretando se stesso.
  • Ha paura di volare tanto che, nel 1962, per recarsi con i Ribelli al teatro Olympia di Parigi, dove ha tenuto spettacoli per una settimana, ha viaggiato in treno.
  • Ha sposato di notte in gran segreto nel 1964 Claudia Mori, l’attuale moglie, dalla quale ha avuto tre figli, Rosita, Giacomo e Rosalinda.
  • Ha diretto il suo primo film “Super rapina a Milano” nel 1964.
  • Ha ispirato con la sua canzone “Il ragazzo della via Gluck” nientemeno che Pier Paolo Pasolini tanto che ne avrebbe voluto trarre un film.

La canzone che ho scelto “La storia di Serafino” appartiene al suo periodo ecologico e narra la storia di un giovane pastore alle prese con una ricca eredità e con un mondo moderno che non comprende e nel quale non riesce ad integrarsi. Alla fine la scelta sarà quella di ritornare sui suoi passi ed in quella realtà semplice nella quale si riconosce e dalla quale proviene.

“Perché continuano a costruire le case
e non lasciano l’erba,

E così la seconda storia
che vi voglio raccontare,
è quella del pastore Serafino!
al mondo antico, chiuso nel suo cuore,
la gente del duemila ormai non crede più!
Con le pecore e un cane fedele,
tre amici sempre pronti, nei pascoli sui monti,
a una spanna dal “regno dei cieli”
viveva felice così!

quel giovane pastore
piaceva alle ragazze
perché negli occhi aveva avventura!
E quando prese in pugno la fortuna
e un gruzzolo di soldi per caso ereditò.

dopo i giorni dell’allegria
amaro resta il vino…
si trova in tribunale Serafino!
I suoi nemici per prendere i suoi soldi
lo fan passar per matto
e lui che fa!
Si riprende le pecore e il cane,
gli amici sempre pronti
e torna là sui monti,
nella casa più grande del mondo
che soffitto e pareti non ha!”

Dell’anno 1969 non possiamo fare a meno di citare i seguenti avvenimenti che hanno segnato il mondo e l’Italia, lo sbarco sulla luna, il concerto di Woodstock, la marcia della pace contro la guerra in Vietnam, la legge Cotignola e l’attentato di piazza Fontana a Milano.

Il 20 di luglio l’uomo sbarca sulla luna. Sono da poco passate le 22 quando l’Apollo 11 tocca il suolo lunare ed il giornalista Tito Stagno, visibilmente emozionato, pronuncia le parole “Ha toccato” mentre il mitico Ruggero Orlando dalla NASA mostra al mondo la gioia degli addetti ai lavori. Poco dopo arrivano nelle case di centinaia di milioni di telespettatori le immagini di Neil Armstrong che lentamente scende le scalette e mette per primo piede sul suolo lunare. La sua frase “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l’umanità” rimarrà nella storia.

Il 15 agosto in una zona rurale nello stato di New York si radunano circa cinquecentomila giovani per un evento che avrà del leggendario, il concerto di Woodstock, tre giorni di grande musica, ed altro, che ha visto la partecipazione dei più grandi artisti del momento, fra i quali Joe Cocker, Carlos Santana ed in conclusione il grandissimo Jimi Hendrix.

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Il 15 ottobre le maggiori città degli Stati Uniti sono teatro della grande marcia contro la guerra in Vietnam che è stata anche la prima grande manifestazione per la pace. A New York migliaia di giovani sfilano per le vie della citta cantando canzoni degli artisti impegnati sul tema della pace come Bob Dylan e John Lennon e liberando nel cielo migliaia di palloncini con scritti sopra i nomi dei caduti.

L’11 novembre, grazie alla legge Cotignola, l’università si apre non soltanto ai liceali ma anche a tutti i diplomati, una rivoluzione culturale enorme.

Il 12 dicembre a Milano sono da poco passate le quattro del pomeriggio quando  all’interno della Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana esplode una bomba uccidendo, fra l’istante dell’esplosione e dopo, diciassette persone e ferendone più di ottanta. L’attentato da il via ad uno dei periodi più bui della nostra Repubblica  battezzato “Gli anni di piombo”. In poco tempo si hanno altre quattro esplosioni tra Milano e Roma ed inizia quella che viene chiamata la “Strategia della Tensione”, un periodo che durerà fino agli anni ottanta. Inizialmente ci sono indagini negli ambienti anarchici, ritenuti responsabili dell’accaduto, il ferroviere Giuseppe Pinelli morirà in circostanze misteriose cadendo dal quarto piano della Questura di Milano, poi le inchieste giudiziarie metteranno in evidenza le responsabilità di ambienti eversivi dell’estrema destra con il coinvolgimento di una parte dei servizi segreti, sia italiani che stranieri, che avrebbero tentato di minare la democrazia ed instaurare un regime di polizia. I morti di piazza Fontana non sono però le prime vittime degli anni di piombo, nel mese precedente, sempre a Milano, durante una manifestazione dei sindacati si scontrano due cortei di manifestanti e nella guerriglia che ne deriva perde la vita l’agente di Polizia Antonio Annarumma, uno dei periodi più critici della nostra Repubblica è iniziato.

Ed io? Io a quei tempi ero un giovanottino che frequentava le scuole medie e sicuramente non percepivo niente di questo clima velenoso che stava montando, me ne sarei accorto e ne avrei preso coscienza soltanto negli anni successivi, quelli dell’Istituto Tecnico e dell’Università. Di quell’anno ricordo le immagini in bianco e nero della televisione relative all’allunaggio dell’Apollo 11, tutta la famiglia rapita, ferma, senza parlare a guardare il teleschermo che per la prima volta ci permetteva di vedere un altro mondo. Non era più fantascienza, non era un fumetto di Flash Gordon, era la realtà. Ricordo anche che, grazie al regalo ricevuto ad inizio anno, una macchina da scrivere (la mitica Olivetti Lettera 32 che ancora oggi conservo gelosamente in soffitta) il giorno dopo, preso da vena giornalistica, mi misi a scrivere un articolino sul grande evento. A proposito della macchina da scrivere c’è da dire che a quei tempi era un bel regalo tecnologico, un po’ come regalare oggi un Personal Computer, anche se lasciava molto più spazio all’immaginazione ed alla creatività; non esisteva nessun programma che permetteva di fare impaginazioni particolari era tutto molto artigianale ma per quei tempi era, come si suol dire adesso, “tanta roba”. Con quella macchina da scrivere, diversi anni dopo, ho scritto la mia tesi e ricordo ancora il terrore di sbagliare, specialmente quando l’errore arrivava alla fine della pagina, sono state diverse le pagine finite accartocciate nel cestino prima del sudato completamento del lavoro.

Cari amici, anche per oggi siamo arrivati alla conclusione della nostra chiacchierata, vi saluto e vi aspetto per il prossimo viaggio.

Mr.

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