ABC del Vinile

ABC del Vinile: M come “Il grande Mare che avremmo traversato” di Ivano Fossati

“M” come la parola Mare contenuta nel titolo dell’album di Ivano Fossati “Il grande mare che avremmo traversato”.

Dopo un’esperienza positiva con i Delirium, che si può ricordare per un singolo di grande successo “Jesahel” ed un ottimo album “Dolce acqua”, Ivano Fossati intraprende la carriera di solista con questo che è il suo primo lavoro a 33 giri.

L’album intriso di forte malinconia ha uno stile jazz contaminato da una componente di musica brasiliana che appare in modo evidente nel brano “Da Recife a Fortaleza”. Già da questo lavoro si intravedono le grandi potenzialità che porteranno Fossati ad essere uno dei più raffinati cantautori del panorama italiano.

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Il mare ed il viaggio sono i due temi del disco e non potrebbe essere altrimenti per un artista di origine genovese come lui. La sua fortunata carriera artistica lunga circa quarant’anni si conclude 1l 19 marzo del 2012 con l’ultimo spettacolo della sua tournée al Piccolo Teatro di Milano.

Il disco proposto contiene le seguenti canzoni:

Lato A

1- Il grande mare che avremmo traversato (parte prima)

La canzone con cui apre e chiude l’album, il desiderio di partire con la speranza di potercela fare.

“Guardo laggiù
Il mare
Oltre la città
Il mare
E rimango
A pensare
Cosa c’è più in là
Del mare
E rivedo la mia vita
Sono un uomo di città
Ma non chiudo la partita
Perchè non mi va
Partire
Qui davanti a me
C’è il mare
Ce la potrei fare”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2- Jangada

Strumentale

 

 

 

 

 

 

 

 

3- All’ultimo amico

Un brano che ha il sapore del saluto ad un amico prima della partenza che non ha la certezza del ritorno.

“Con il mare proprio sotto casa mia
Il mio destino in fondo quale vuoi che sia
Ho scelto la mia vita libera
Può darsi che non torni più
Del mio ricordo fanne un po’ quel che vuoi tu”

 

 

 

4- Canto nuovo

E dopo la partenza c’è il viaggio con le sue difficoltà le sue incognite ma anche con le sue regole e con la volontà di “tenere dritta la barra”.

“Tormentoso il cammino sotto un cielo nero
Ma che l’uomo diventi uomo vero
Siano dolci le parole se non capiremo
A cantare il dolore torneremo
Non si muore d’amore ma si muore di fame
Penseremo a chi vive come un cane
Per un giorno di ricchezza non ci venderemo
Ci sarà tanto asfalto di meno
Nel momento in cui le braccia si vorranno fermare
Non avremo noi stessi da odiare
Generosa la pioggia generosa sia
Che la notte dei pensieri porta via”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5- Il pozzo e il pendolo

Strumentale

 

 

 

 

 

 

 

 Lato B

1- Vento caldo

Il viaggio in mare come metafora della vita e del vivere quotidiano.

“L’acqua più è vicina al porto e più sporca è
Nero fazzoletto di mare tra i miei sogni e me
Il sole mi ha bruciato gli occhi che sorrideranno
In mezzo a tanto sale il mio pane si è fatto amaro
Le mie mani con il tempo ormai son diventate reti
Navigando tra tempeste di silenzi e di lontani echi
Quando penso che potrei star meglio mi dico che
L’uomo più è vicino al dolore e più giusto è”

 

 

 

 

 

2- Da Recife a Fortaleza

Strumentale

 

 

 

 

 

 3- La realtà e il resto

Un brano tutto dedicato alla ricerca interiore.

“Io
Ma chi sono io
O per meglio dire
Chi sarei
Forse un altro dei nessuno
Che in fondo vive bene
E che non cambierà
Ma
Se mi libero un po’
Se mi lascio andare
Sento che

Potrebbe anche cambiare”

 

 

 

 

 

 

 4- Riflessioni in un giorno di luce nera

Una serie di riflessioni intrise di pessimismo e di malinconia; alle delusioni amorose ed alle false amicizie si trova rimedio chiudendosi nel proprio mondo e nel proprio silenzio.

“Giorno di luce di luce nera
Ha termine il mio viaggio tra la gente non sincera
La gente che mi apprezza se parlo di denaro
Che persino sperare mi costa caro
Però mi sento intorno un’aria di pace
Mentre mi richiudo nel mio mondo che tace
Da sempre c’è chi lotta e chi non se la sente
Vedo tornare il sole ma non cambia niente”

 

5- Il grande mare che avremmo traversato (parte seconda e finale)

Nonostante il pessimismo espresso da tutti i brani il disco si chiude comunque con un messaggio di speranza, lo stesso con cui si è aperto.

“Partire
Qui davanti a me
C’è il mare
Ce la potrei fare”

 

 

Si è concluso anche il nostro viaggio per “Mare” accompagnati da Ivano Fossati, vi aspetto fra qualche giorno per vedere cosa ci riserva la lettera N.

Un caro saluto, Mr.

3 pensieri su “ABC del Vinile: M come “Il grande Mare che avremmo traversato” di Ivano Fossati”

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