“N” come la parola Niente contenuta nel titolo dell’album della Premiata Forneria Marconi “L’isola di Niente”.
La scelta di questo album per la lettera N è doverosa per una sorta di Par Condicio; se vi ricordate quanto ho scritto al riguardo della lettera L (B.M.S. con l’album Io sono nato libero) gli appassionati del genere musicale rock progressive, all’epoca, erano divisi in sostenitori della P.F.M. e sostenitori del B.M.S. ed avendo già inserito un album del Banco non potevo non inserirne uno della P.F.M.
Nel 1974, dopo Storia di un minuto, Per un amico e Photos of ghosts ( versione inglese di Per un amico) esce il quarto lavoro della P.F.M. L’isola di niente che, insieme al precedente, sancisce la svolta estera della band. Questo è un disco inciso a Londra che contiene al suo interno la celebre “Dolcissima Maria” ( vedi Correva l’anno 1974 ) e la cui versione in lingua inglese ha il titolo The World became the World . Le sonorità che ritroviamo nei dischi dei ragazzi della P.F.M. sono vicine a quelle dei più famosi gruppi anglosassoni del periodo progressive come Genesis, King Crimson e Gentle Giant.
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Il titolo dell’album sta a sintetizzare il percorso del gruppo che inizia un viaggio solitario, rappresentato dall’isola, volutamente lontano dai percorsi artistici degli altri gruppi quindi nel niente.
Le canzoni contenute nel disco sono:
LATO A
1- L’isola di Niente
Il brano di apertura che dà il titolo al disco ci regala più di dieci minuti di buona musica, al suo interno un testo sussurrato, che non distrae l’ascoltatore dal ritmo musicale, ed un coro maestoso dell’Accademia Paolina di Milano che dà un tocco di solennità.
“favole e bugie
che parlano di Dio
stupidi soldati
che chiedono di me
Solo nei giardini delle menti siede
il tempo che verrà
siede chi ha perduto accarezzando
quella pace che non ha
e pace di un momento è riposare
su quest’isola di niente…”
2- Is my face on Straight
La canzone che chiude il primo lato ha il testo in inglese, scritto da Peter Sinfield già collaboratore dei King Crimson, a sottolineare la nuova dimensione internazionale.
“Inflate you waistcoat, wind down your eyes,
Tie on your best smile, check your disguise.
Dryclean your old jokes, practise despair,
Hide your relations under the stairs.
You’re invited to attend the turkey party convention;
Isn’t that nice?”
LATO B
3- La luna nuova
Il primo brano del secondo lato è uno dei cavalli di battaglia del gruppo e contiene un mix di stili musicali, si va dal folk al jazz rock al classico progressive alle sonorità mediterranee. Questo brano continua ancora oggi a far parte del repertorio dei concerti della band.
“Cielo di Marzo
di luna nuova
sogni di fortuna
saggi ubriachi tra i fuochi accesi
a bruciar paure
Canta il vecchio la follia
dell’ultimo dei re
canta il bimbo la magia
di un’alba che vedrà
tace 1’uomo attende già
la pioggia che cadrà…
Piccola pietà
gioco che non ha
mai mai mai fine”
4- Dolcissima Maria
Ed ecco la dolce e romantica ballata che riporta alle atmosfere del primo album Impressioni di settembre.
“Dolce Maria
dimentica i fiori
dipinti dal tempo
sopra il tuo viso,
e gli anni andati via
seduta ad aspettare
una lunga, lunga via
nessuno da incontrare…
Non voltarti più
E ii giorno arriverà
vestito di poesia
ti parlerà di sogni
che non ricordavi piú,
e ti benedirà
dolcissima Maria”
5- Via Lumière
Un brano strumentale a chiusura dell’album che mette in risalto tutte le qualità musicali del gruppo.
Con questa canzone si conclude il nostro percorso relativo alla lettera N e, nel salutarvi, vi do appuntamento alla prossima settimana per scoprire insieme cosa ci riserva la lettera O.
Ciao Mr.
1 pensiero su “ABC del Vinile: N come “L’isola di Niente” della Premiata Forneria Marconi”