Disponibile dal 17 novembre su tutti i principali digital-stores “Mediterranea” dei “Ladri di Mescal”, che è stato preceduto dal singolo “Il circo delle verità”, già in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali dal 27 ottobre.
“Mediterranea”- terzo album in studio della formazione laziale dopo “Nonostante la realtà” del 2010 e “Caso o necessità” del 2011, è interamente autoprodotto, registrato e mixato presso lo studio “Sound Awake” di Roma e distribuito dall’etichetta “La Stanza Nascosta Records”; la versione single-edit de “Il circo delle verità” è stata masterizzata dal musicista e produttore del gruppo Salvatore Papotto (È uscito il singolo “Il circo delle verità” dei laziali “Ladri di Mescal”).
L’unità del Mediterraneo, in realtà più letteraria che reale, è il pretesto per collocare all’interno di una affascinante intelaiatura un vissuto soggettivo che aspira a divenire dimensione universale, traducendosi in un alternative pop rock dalle ritmiche sostenute e dalla forte attitudine live.
<<L’album– spiegano i Ladri di Mescal- nasce dall’esigenza di trovare una “cornice” che potesse rappresentare ogni nostra emozione, tradotta in parole e musica ma riconoscibile in un luogo fisico. Un luogo in cui le culture sfumano e a rimanere nitidi sono esclusivamente i sentimenti.
Un luogo “universale” come è stato, e per certi versi è ancora, il nostro Mediterraneo.
Le nove tracce del disco prendono spunto da quello che la realtà e le nostre esperienze ci hanno dato in consegna in questi ultimi anni. Non abbiamo ricercato alcuna forma lirica o virtuosa, nulla che non fosse riconducibile al nostro sentimento più vero.
Ogni parola cantata, ogni passaggio di chitarra, ogni rullata, ogni giro di basso, li abbiamo sentiti e vissuti davvero sulla nostra pelle.
Ciò che è contato, in tutto il nostro percorso di scrittura e realizzazione durato circa due anni, è stata la ricerca di autenticità. Non abbiamo inseguito, almeno volontariamente, nessun sound, nessuna tendenza, nessun riferimento.
Volevamo fare ciò che sentivamo, senza l’obbligo di dover piacere a nessuno, con l’intenzione di realizzare un album che davvero ci appartenesse e rispecchiasse il nostro vissuto.
Oggi sentiamo di esserci riusciti. Tutto questo è per noi Mediterranea.>>