Buongiorno Piccoli Shivers!!
Ultimo lunedì prima delle meritate vacanze natalizie!
Torna, sul blog un’intervista rivolta ad un autore emergente.
Questo progetto nasce in collaborazione con il gruppo Facebook “Io Leggo Autori Emergenti” una community che si pone l’obiettivo di far conoscere ai lettori le opere di tanti scrittori esordienti. Il gruppo è poi collegato alla pagina “Bookshop – letterature d’esordio”, nel cui catalogo potete trovare tutti i loro libri, che spaziano tra generi e stili molto diversi tra loro.
Ogni mese come vi abbiamo già accennato, viene scelto un genere letterario da approfondire, e noi insieme ad altri due blog intervisteremo un autore emergente che ha scritto un libro inerente al tema.
Per questo mese sono stati scelti i LIBRI PER BAMBINI, della quale trovate una bellissima introduzione nel blog BOOK-TIQUE che vi invitiamo a leggere!
L’autrice collegata a questo genere, della quale troverete l’intervista di seguito, è Diana Del Grande e il suo libro dedicato ai bambini è “L’omino del pigiamino”.
INTERVISTA A DIANA DEL GRANDE
Ciao Diana, innanzitutto complimenti, perché abbiamo visto che sei sia autrice che illustratrice del tuo libro, L’omino del pigiamino, una bellissima storia perfetta per i bambini.
Come sei riuscita a coniugare queste due grandi passioni? Ti senti più autrice o illustratrice?
Vi ringrazio per i complimenti, fanno sempre piacere, ancora di più se si ha sfogliato e letto il mio libro. Io sono prima di tutto illustratrice dato che disegno fin da quando ho memoria ed è l’unica cosa che con gli anni non è mai cambiata nella mia vita, l’unica che nonostante tutto mi da sempre grandi gioie, molte soddisfazioni e grandissimi “dolori”. L’essere autrice è una cosa che è venuta da se, in quanto sono sempre riuscita bene nei temi, soprattutto in quelli di fantasia e visto che di fantasia ne ho molta e le case editrici valutano soprattutto progetti finiti ho iniziato a scrivere da sola le mie storie. Diciamo che mentre con gli anni ho coltivato e sto tutt’ora affinando la mia tecnica pittorica, progettuale ecc.. quando parliamo dei testi io do semplicemente sfogo alla mia fantasia, spesso sogno le mie storie o loro mi vengono a trovare nei momenti più disparati e io devo anche sbrigarmi ad appuntarle, altrimenti volano via (parlo al plurale perché ne ho scritte altre 5 al momento, seppur totalmente diverse da questo primo libro). Non escludo tuttavia in futuro di fare un corso di scrittura creativa per affinare anche questa di arte. Io farei mille corsi e workshop con tantissimi artisti che amo, se ne avessi la possibilità, perché non si dovrebbe mai smettere di imparare ed arricchirsi.
Il tuo libro invita i bambini al sogno e alla fantasia, temi molto azzeccati anche per il periodo in cui ci troviamo, cioè quello natalizio: da dove hai tratto l’ispirazione per questa storia?
L’ispirazione per questo mio primo libro l’ho avuta al secondo anno di accademia, leggendo il post di una mia compagna (Daniela) che avrebbe voluto qualcuno che la facesse volare dal divano al letto mettendole anche il pigiama… quel post mi ronzó in testa per giorni, finché non iniziai a disegnare il piccolo Tommy, il suo pigiamino e tutto il resto. In questo caso quindi sono nati prima gli schizzi e poi la storia completa, il che non è una regola, ma anzi molto soggettivo.
Pensi che il tuo lavoro come educatrice ed organizzatrice di eventi per bambini ti abbia aiutato a comprendere meglio il loro mondo?
Dunque io non mi sento assolutamente un’educatrice per l’infanzia, ci sono persone molto più adatte, capaci e preparate fi me che meritano questa definizione. Io ho semplicemente fatto in passato dei laboratori di pittura con i bambini, ma è più una cosa che mi sono divertita a fare quando ho potuto che altro. Se mi è servita a capirli meglio? Senz’altro si, stare a contatto con loro, con ciò che amano fare e che gli da libero sfogo mi ha fatto indubbiamente capire la complessità della loro semplicità, ovvero un bambino è puro in tutto ciò che dice o fa, se una cosa non gli piace te lo dice e se gli piace si vede, non sente la necessità di mentirti per convenzioni o buone maniere, tutto ciò però è anche accompagnato dal fatto che perdi facilmente la loro attenzione e devi continuamente dargli stimoli se li vuoi “conquistare”, quindi si, senza alcun dubbio averci a che fare è un’ottima palestra per il mio lavoro e un discreto sfogo per la mia bambina interiore.
Quale consiglio ti senti di dare agli autori che vorrebbero intraprendere come te la strada della narrativa illustrata per bambini? Quale caratteristiche dovrebbe avere secondo te il libro ideale?
Beh io non sono un’autorità in fatto di libri per bambini, gli unici consigli che mi sento di dare sono questi:
A) Non dimenticate mai per chi state scrivendo, ovvero bambini, il pubblico più esigente in assoluto e con la più alta capacità di distrarsi.
B ) Non scrivete un libro per bambini da adulti, ma immedesimatevi in loro, fate parlare o scrivere il vostro bambino interiore, fatelo respirare e fatevi guidare da lui.
C) Restate sempre un po’bambini nell’anima.
D) Se volete fare libri per bambini allora leggete libri per bambini, non potete fare dei libri se non ne leggete mai.
E) Amate ciò che scrivete, sorridete o piangete quando lo fate e non potrà non avere lo stesso effetto anche sugli altri.
F) Fate dei corsi per affinare le vostre capacità, nessuno nasce imparato o perfetto e mettersi alla prova è sempre una sfida stimolante.
Il libro per bambini ideale, secondo me, è quello che ti coinvolge dalla prima all’ultima pagina senza che te ne sia accorto. Con disegni particolari e che accompagnino bene la storia. Un libro che sappia farti sorridere o emozionare, un libro che senza pretese ti insegni qualcosa, ti lasci qualcosa dentro. Per me un libro ha vinto sugli altri quando ti lascia la voglia di leggerlo o anche solo sfogliarlo di nuovo per rivivere anche solo un istante di quella “poesia”.
Spesso la narrativa infantile è considerata inferiore alla narrativa per adulti. Tu che ne pensi?
Come ho già ampiamente chiarito nei commenti precedenti, io credo che il pubblico dell’infanzia sia il più esigente in assoluto, sia per la loro giovane età che per il basso livello di attenzione e anche per le energie che sprizzano da tutti i pori e che devono sfogare facendo moltissime cose. Attenzione quando dico “basso livello di attenzione” intendo solo dire che un bambino non ha la capacità di concentrarsi su una cosa per ore e ore come fanno gli adulti e non perché mancano di qualcosa, ma esattamente l’opposto, perché hanno mille idee, cose e pensieri al minuto e si trovano nell’età della sperimentazione quindi vorrebbero fare più e più cose di continuo. Io non ritengo affatto che un libro per bambini sia inferiore ad uno per gli adulti, anzi, in genere richiede molto più lavoro, scelte grafiche, stilistiche, concettuali e attenzioni di un libro per adulti, perché anche se non sembra il mondo dell’editoria per l’infanzia è pieno di regole e solo pochissime in rarissime occasioni si possono infrangere o lasciare al caso.
Tu scrivi libri per bambini, ma la passione per la scrittura e le illustrazioni è nata fin da quando eri piccola o è una cosa che hai sviluppato da grande?
La mia passione per il disegno si è manifestata sin da quando sono riuscita a tenere una matita o un colore in mano, quindi direi che è una delle prime cose di cui ho memoria e senz’altro la prima che ho amato. Lo scrivere è praticamente venuto da se, a scuola le uniche cose che amavo fare erano i temi, meglio se di fantasia e il disegno o la pittura, quindi direi che sono stati i doni che ho ricevuto dalle mie fate madrine alla nascita (insieme al metabolismo lento che francamente potevano risparmiarsi)! Entrambi per me sono modi di esprimere ciò che ho dentro, gioie, paure, dubbi ecc.. cercando di farlo con la semplicità di cui un bambino ha bisogno.
Grazie a Diana per la disponibilità che ha avuto nei nostri confronti. Ora vi lasciamo tutti i dati relativi al suo libro, noi non abbiamo ancora avuto l’occasione di leggere il libro per intero ma speriamo di farlo al più presto, e magari si può rivelare il regalo giusto di Natale per i più piccoli!
SINOSSI
Tutti i bambini del mondo amano addormentarsi nei loro morbidi pigiamini. Ma cosa
accade quando ci si dimentica di metterlo? Chi o cos’è che li infila nei loro soffici e
fantasiosi pigiami, accompagna sogni e permette loro di scivolare in un magico mondo?
Così come tutti i bambini un giorno Tommy iniziò a chiedersi come fosse possibile
questa magia e, come sempre, l’unica soluzione era quella di andare da colei che tutto sa e tutto vede, la mamma! Così una mattina…
Una fiaba della buonanotte fantasiosa, magica e corredata da bellissimi disegni
DATI LIBRO
Titolo: L’omino del pigiamino
Autore e illustratore: Diana Del Grande
Casa Editrice: La strada per Babilonia
Collana: Narrativa illustrata per bambini
Tematica: Fiaba della buonanotte
Prezzo: 13 euro
LINK D’ACQUISTO AMAZON: L’omino del pigiamino. Ediz. a colori
L’AUTRICE
Diana Del Grande ha 30 anni e abita e Roma, dove lavora nel mondo dei bambini come
educatrice e organizzatrice di laboratori creativi e letture animate.