Scrittori Emergenti

Io Leggo Autori Emergenti: Intervista a Gabriella Raimondi

Buongiorno Piccoli Shivers!!

Torna dopo una pausa di un mese, un’intervista rivolta ad un autore emergente.
Questo progetto nasce in collaborazione con il gruppo Facebook “Io Leggo Autori Emergenti” una community che si pone l’obiettivo di far conoscere ai lettori le opere di tanti scrittori esordienti. Il gruppo è poi collegato alla pagina “Bookshop – letterature d’esordio”, nel cui catalogo potete trovare tutti i loro libri, che spaziano tra generi e stili molto diversi tra loro.

Ogni mese, come vi abbiamo già accennato, viene scelto un genere letterario da approfondire, e noi insieme ad altri due blog, intervisteremo un autore emergente che ha scritto un libro inerente al tema.
Per questo mese sono stati scelti i ROMANZI CHE PARLANO DI MARE, ESTATE E VACANZE! dei quali trovate una bellissima introduzione nel blog Vuoi conoscere un casino? che vi invitiamo a leggere!
L’autrice collegata a questo genere è Gabriella Raimondi, e troverete la sua intervista di seguito, dove ci parlerà della sua passione per la scrittura e del suo libro Dialoghi del Mare!


INTERVISTA A GABRIELLA RAIMONDI

Ciao Gabriella, benvenuta nel nostro blog! Cominciamo subito a conoscerci meglio con questa breve intervista.

Chi è Gabriella e quando ha sviluppato la passione per la scrittura?

Grazie per avermi dato la possibilità di far conoscere il mio lavoro ai lettori del blog.

Mi chiamo Gabriella Raimondi sono nata a Palermo, ma vivo e lavoro in provincia di Milano da più di vent’anni. Fin da bambina ero “creativa e fantasiosa”, mi piaceva inventare storie e a volte giocavo con amici immaginari (non sono psicotica, forse già da allora i miei personaggi volevano prender forma). Da ragazzina ho cominciato a scrivere poesie (l’adolescenza è una brutta bestia per tutti J). Per un certo periodo ho avuto la fortuna di vivere all’estero (U.S.A. e Cina) e, da quel momento, il virus di esplorare il mondo non mi ha più abbandonata e, quando posso, scelgo paesi con culture diverse e lontane dalla nostra. Così ho cominciato a scrivere appunti di viaggio e, attraverso varie esperienze, è nata in me l’esigenza di scrivere storie che raccontano di donne alla ricerca di “se stesse” in un “altrove” lontano.

Dopo il terzo viaggio in India è nato il mio primo romanzo (Il Respiro della Luna).

Oltre a leggere tanto, scrivere e viaggiare, le mie passioni sono: la fotografia e la ceramica Raku.

 Il tuo libro Dialoghi del mare (di cui trovate la trama dopo l’intervista) è ambientato su tre isole, perché questa scelta? Hai un legame particolare col mare, essendo nata in Sicilia?

Ovviamente il legame con la mia terra e con il mare è molto forte. Amo il mare in tutte le sue forme. Dialoghi del Mare (secondo romanzo) racchiude tutto quello che “isola e mare” rappresentano per me.  La scelta delle tre isole è stata dettata dalla storia stessa. (Sicilia, Malta, Inghilterra).

Da dove hai tratto l’ispirazione per la storia? È in parte autobiografica?

In ogni mio romanzo c’è  una parte autobiografica: nelle emozioni, nei pensieri, e nei paesaggi che amo descrivere minuziosamente.  Il mare, anche se silente, ha una sua voce e il titolo “Dialoghi de Mare” mi è stato suggerito proprio dal mare in tempesta (mia foto che ho voluto in copertina) e da una storia di cronaca di qualche anno fa, del bambino trovato morto sulla spiaggia.

 Ci sono autori o letture che ti hanno ispirato e aiutato nella scrittura del romanzo?

Amo molto Allende, Marquez, Ruiz Zafon, Baricco, De Luca, Calvino,Yoshimoto, Bryson, ecc.

La protagonista del tuo libro, Nina, viaggia per le isole grazie a tre oggetti particolari: una vecchia foto, una moneta e una ninna nanna. Sono oggetti cari anche a te? O sono solo frutto della fantasia?

Pur contenendo parti autobiografiche, luoghi dell’infanzia e racconti di vita, la storia di Nina è inventata. Nina, attraverso i suoi incubi notturni che richiamano il mare o l’acqua, sente che il mare vuole dirle qualcosa. Così, dopo anni d’assenza, decide tornare nella sua Isola (nel romanzo non è specificato, ma è ovviamente la Sicilia) dove, accompagnata dal ricordo di una nenia ricorrente, nella soffitta della casa della madre, ritrova alcuni oggetti, appunto una vecchia foto, una moneta, un nastro. Da lì parte la sua ricerca per scoprire un passato da sempre nascosto. Il mare le parlerà e l’aiuterà a capire le sue paure.

E infine, visto che siamo sempre le solite curiose, vogliamo sapere se hai già in mente nuovi progetti, nuovi romanzi o se Nina tornerà a viaggiare in altri luoghi!!

Dopo “Dialoghi del Mare” ho pubblicato “La tripa, il capote, la capa”, una storia ambientata a Cuba (altra isola) che parla di un misterioso biglietto nascosto dentro un sigaro.

Adesso, sto lavorando a un nuovo romanzo… ma è ancora troppo presto per parlarne…

Grazie per il tuo tempo!

Grazie a voi per il tempo dedicatomi.

Alla prossima storia!!!


Ora vi lasciamo tutti i dati relativi al libro. Noi non abbiamo ancora avuto l’occasione di leggere il libro per intero ma speriamo di farlo al più presto!

Sinossi

La fine di un amore, l’inquietudine e i frequenti incubi spingono Nina a tornare sull’isola in cui è nata. Una vecchia foto, una moneta e una ninna nanna la guideranno, attraverso tre isole, alla ricerca di un passato mai svelato, che le farà capire le origini delle sue paure. Gli incubi diventeranno sogni premonitori e Nina, con l’aiuto di Pietro, “parlerà” con il mare, pur diffidandone come si fa con un nemico. E quello che il mare avrà da dirle le segnerà la vita per sempre.

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Estratto

Ogni volta che ritorno nella mia Isola mi emoziono. C’è vento e una leggera sbandata dell’aereo mi fa sussultare. Il mare increspato, blu scuro e immenso è sotto di me. Mi soffermo per un attimo a pensare dove vada il mare quando si ritira. La marea lo porta da un’altra parte a lambire nuove spiagge. Man mano che scendiamo di quota, lo vedo avvicinarsi e, appena prima di raggiungere la pista, sembra quasi che le grandi ali lo sfiorino. Migliaia di riverberi brillano e decine di barche arricchiscono il blu con macchie colorate. Con l’acqua così turchese, sembra di arrivare in un’isola dei Caraibi. Onde come piccoli cavalli bianchi galoppano verso la spiaggia. Arrivano e vanno via, per ritornare subito dopo, inseguite da altri flutti poco lontani.

Dall’aeroporto prendo un pullman che, in un paio d’ore raggiungerà le colline, per poi arrampicarsi sulla strada che sale la montagna. L’odore delle ginestre profuma l’aria circostante, mentre l’erba alta ondeggia e sembra che corra inseguita dal vento. Rossi frutti di amarena hanno sostituito i fiori bianchi. Chiudo gli occhi e nell’aria ne sento il profumo.

 

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