Classici

RECENSIONE: “Dombey e figlio” di Charles Dickens

Dombey e figlio viene, in pieno stile dickensiano (e non solo), pubblicato a puntate tra il 1846 e il 1848. Tale caratteristica fa subito intuire al lettore il motivo di certi finali di capitolo accattivanti e ricchi di mistero, o di certi colpi di scena posizionati quando meno te li aspetti. Il vecchio Charles sa come tenere il proprio lettore incollato alla pagina, non c’è che dire. Per essere un romanzo dell’Ottocento, la scrittura è nel complesso scorrevole e godibile; alcune scene sono forse un po’ stucchevoli per noi moderni, ma vanno sempre circoscritte al periodo in cui furono messe su carta.

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RECENSIONE: “Robin Hood. Il principe dei ladri” di Alexandre Dumas

Ebbene sì, se qualche mese fa mi aveste detto che quel geniaccio di Dumas aveva scritto persino sulla storia di Robin Hood, vi avrei riso in faccia. Chi se lo sarebbe aspettato che invece Robin Hood non fosse soltanto una favola per bambini amanti dell’avventura, ma un romanzo di tutto rispetto, che non può mancare nella libreria di un amante dei classici della letteratura?

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RECENSIONE: “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Ogni volta che penso a questo romanzo, mi vengono in mente due cose: la passione viscerale per Il Gattopardo della mia prof. di italiano al ginnasio, e Alain Delon, che, nel film omonimo, recita la famosa frase: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. Il Gattopardo è quindi un libro che fa riaffiorare in me vecchi ricordi di scuola, e che rimane indissolubilmente legato a quel bel periodo, in cui, certo, avevo parecchio da studiare, ma mi divertivo anche molto. Perciò, vi avverto subito, il mio giudizio non potrà essere del tutto imparziale.

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RECENSIONE: “Racconti di diavoli e una favola” di Robert Louis Stevenson

La casa editrice ABEditore la conosciamo da tempo e non ci delude mai! Se anche voi siete in cerca di piccoli gioiellini da divorare e da preservare gelosamente, non perdetevi ogni nuova uscita di questa fucina inesauribile di racconti e romanzi, spesso introvabili o quasi sul mercato editoriale. Quella che vi proponiamo oggi è una piccola ma succosa raccolta, che contiene due racconti e una favola firmati Robert Louis Stevenson, il grande romanziere scozzese di fine Ottocento.

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RECENSIONE: “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne

Pubblicato nel 1850, La lettera scarlatta è ormai considerato un classico della letteratura statunitense, pur non essendo, dobbiamo ammetterlo, tra i migliori libri mai scritti. Ambientato nella puritana e bigotta Nuova Inghilterra del XVII secolo, il romanzo ha come protagonista Hester Prynne, una donna forte e coraggiosa, nonché molto avvenente, che giunta sola in una nuova comunità, poiché il marito pare esser rimasto vittima degli indiani pellerossa, cerca di condurre una vita dignitosa, immersa nella lettura e nei lavori domestici.

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RECENSIONE: “Villette” di Charlotte Bronte

Ebbene sì, un classico: ogni tanto mi piace tornare alle origini, e tra di esse a quella vecchia e cara Inghilterra, che nel tempo ha sfornato non pochi geni letterari. E come non annoverare tra questi Charlotte Bronte, autrice del modernissimo Jane Eyre, e sorella della famosa Emily, alla quale si deve la storia d’amore di Catherine e Heathcliff, una delle più tragiche di tutta la storia della letteratura? Beh, certo sarebbe un sacrilegio. Fatto sta che, forse annebbiata dal ricordo folgorante di Jane Eyre, ero partita impugnando Villette con troppi buoni auspici, che in parte sono rimasti delusi...

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RECENSIONE: “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde

Un ambasciatore americano si trasferisce con la famiglia (la moglie e i quattro figli) nel castello di Canterville, in Inghilterra, pur sapendo che quel luogo è infestato da secoli dal fantasma dell’antico proprietario, Sir Simon di Canterville, il quale un giorno uccise la moglie Lady Eleonore e poi scomparve nel nulla, senza lasciare traccia. Una… Continua a leggere RECENSIONE: “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde

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RECENSIONE: “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll

Lewis Carroll è forse uno degli scrittori più fantasiosi e ambigui che la letteratura abbia mai conosciuto. Nato il 27 gennaio 1832, è stato un bambino precoce, amante della lettura e della matematica, ma affetto da balbuzie, per cui tutti lo prendevano in giro. Con il passare degli anni provò sempre un grande interesse per… Continua a leggere RECENSIONE: “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll

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RECENSIONE: “Tess dei d’Uberville” di Thomas Hardy

All’aspetto Thomas Hardy sembra austero e irreprensibile, il perfetto inglese che fuma la pipa nella sua biblioteca personale e va con i cani a stanare volpi nel bosco. Ma in realtà ha un animo sensibile ed attento a tutto ciò che lo circonda, dalla bellezza del paesaggio inglese, che egli esalta nei suoi romanzi con… Continua a leggere RECENSIONE: “Tess dei d’Uberville” di Thomas Hardy

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RECENSIONE: “Canto di Natale” di Charles Dickens

Canto di Natale è uno dei libri più conosciuti al mondo; fece la fortuna del suo autore, Charles Dickens, che fino a quel momento, nonostante la pubblicazione di Oliver Twist qualche anno prima, era ancora un semplice scrittore in cerca di ispirazione. In Canto di Natale, pubblicato nel 1843, sono racchiuse tutte le meraviglie del… Continua a leggere RECENSIONE: “Canto di Natale” di Charles Dickens