ABC del Vinile

ABC del Vinile: C come “Viva Chile” degli Inti Illimani

C” come la parola Cile contenuta nel titolo dell’album degli Inti Illimani “Viva Chile”.

Come avevo accennato nella premessa, in questa rubrica avrei fatto delle eccezioni parlando anche di qualche disco straniero e la lettera “C” è una di queste. Il disco in questione, oltre ad essere quello che mi ha fatto scoprire le sonorità del continente sudamericano attraverso la band degli Inti Illimani, ha una storia molto particolare.

Se fate una ricerca su Google digitando “11 settembre” vi renderete conto che compaiono tutte voci legate al terribile attentato alle Torri Gemelle di New York del 2001, un giorno che ha cambiato in modo radicale la vita di tante persone, ma, se siete più precisi, e digitate “11 settembre 1973” vedrete comparire voci che parlano di un altro evento, altrettanto tragico, il colpo di stato del generale Pinochet in Cile.

La storia particolare del disco che vi sto proponendo è legata proprio a quel periodo, infatti i nostri artisti nei giorni precedenti al brutto accadimento avevano registrato in uno studio italiano questo album, contenente dodici brani del loro repertorio, che sarebbe poi uscito nei negozi ad ottobre. Ma quanto sopra non è tutto perchè, quell’11 settembre, i musicisti del gruppo erano a Roma, per una data del Tour che li avrebbe portati in diversi paesi della nostra vecchia Europa.

CHILE

Quel giorno di settembre del 1973, a causa della mutata situazione politica del loro paese, gli Inti Illimani decisero di stabilirsi provvisoriamente nel nostro paese dove, incidendo altri dischi, hanno avuto grande successo e notorietà.

Le canzoni contenute nel nostro Lp sono le seguenti:

1- Fiesta de San Benito

Una canzone tradizionale dedicata a “San Benedetto il Moro” protettore delle persone di colore.

“Dónde está mi negra bailando
con las sayas de tundiki, bailando.
Dónde se ha metido mi negra,
cargada de su guagüita, bailando
Negra, samba, aunque tunante
siempre adelante.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2- Longuita

Un brano tradizionale strumentale.

 

 

 

 

3- Canción del poder popular

Una canzone che parla del potere popolare.

“Porque esta vez no se trata
de cambiar un presidente,
será el pueblo quien construya
un Chile bien diferente.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4- Alturas

Un malinconico brano strumentale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 5- La segunda independencia

Una canzone  del poeta Victor Lima contro la guerra.

“Yo que soy americano,
no importa de que país,
quiero que mi continente
viva algún día feliz.”

 

 

 

 6- Cueca de la C.U.T.

Una melodia popolare con le parole scritte, e dedicate al mondo del lavoro, da uno dei maggiori artisti cileni, Hector Pavez.

“Central Única de Chile,
maciza como el acero,
que velas por las conquistas
del trabajador chileno.”

 

 7- Tatati

Di nuovo un brano strumentale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 8- Venceremos

Una canzone che inneggia alla vittoria popolare contro la dittatura.

“Desde el hondo crisol de la patria
se levanta el clamor popular,
ya se anuncia la nueva alborada,
todo Chile comienza a cantar.
Recordando al soldado valiente
cuyo ejemplo lo hiciera inmortal,
enfrentemos primero a la muerte,
traicionar a la patria jamás.
Venceremos, venceremos,
mil cadenas habrá que romper,
venceremos, venceremos,
la miseria (al fascismo) sabremos vencer.”

 

 

 

 

 

 

 

 

9- Ramis

Brano strumentale.

 

 

 

 

 

 

 

10- Rin del angelito

Una triste ballata per le veglie funebri dei bambini scritta da Violeta Parra, poetessa e cantautrice cilena.

“Ya se va para los cielos
ese querido angelito
a rogar por sus abuelos,
por sus padres y hermanitos.
Cuando se muere la carne,
el alma busca su sitio
adentro de una amapola o dentro de un pajarito.
(Va già su nel cielo
quel caro angioletto
a pregare per i suoi nonni,
i suoi genitori e i fratellini.
Quando muore la carne
l’anima cerca il suo posto
dentro un papavero o dentro un uccellino.)

 

 

 

 

 

 

 11- Subida

Di nuovo un brano strumentale.

 

 

 

 

 

 12- Simón Bolívar

Una dedica al rivoluzionario venezuelano Simón Bolívar.

“Simón Bolívar, Simón,
caraqueño americano,
el suelo venezolano
le dio la fuerza a tu voz.
Simón Bolívar, Simón,
nació de tu Venezuela
y por todo el tiempo vuela
como candela tu voz.
(Simón Bolívar, Simón,
americano di Caracas,
la terra venezuelana
diede forza alla tua voce.
Simón Bolívar, Simón,
nacque dal tuo Venezuela
e in ogni tempo vola
come una torcia la tua voce.)

 

 

Visto il periodo di uscita (ottobre 1973) ed i contenuti, al disco viene riconosciuto un grande valore simbolico ed a rafforzare questo contribuiscono l’introduzione, la poesia del poeta spagnolo Rafael Alberti e la frase di Salvador Allende (Santiago del Cile 26/6/1908-11/9/1973) contenute all’interno della copertina.

“ … sono pronto a resistere con ogni mezzo, anche a costo della vita, in modo che ciò possa costituire una lezione nella storia ignominiosa di coloro che hanno la forza ma non la ragione”.

Salvador Allende, 11 settembre 1973

Cari amici, un saluto ed a risentirci fra due settimane.

Mr.

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