Buongiorno Piccoli Shivers!!
Ultimo lunedì del mese! Torna, sul blog un’intervista rivolta ad un autore emergente.
Questo progetto nasce in collaborazione con il gruppo Facebook “Io Leggo Autori Emergenti” una community che si pone l’obiettivo di far conoscere ai lettori le opere di tanti scrittori esordienti. Il gruppo è poi collegato alla pagina “Bookshop – letterature d’esordio”, nel cui catalogo potete trovare tutti i loro libri, che spaziano tra generi e stili molto diversi tra loro.
Ogni mese come vi abbiamo già accennato, viene scelto un genere letterario da approfondire, e noi insieme ad altri due blog intervisteremo un autore emergente che ha scritto un libro inerente al tema.
Per questo mese è stato scelto lo YOUNG ADULT, della quale trovate una bellissima introduzione nel blog Vuoi conoscere un casino? che vi invito a leggere!
L’autore collegato a questo genere, del quale troverete l’intervista di seguito, è Lorenzo Bosisio e la sua opera è “Oltrebosco”.
INTERVISTA A LORENZO BOSISIO
Oltrebosco parla di giovani adolescenti alle prese col difficile mestiere di crescere. Sei d’accordo se lo definiamo un romanzo di formazione, dove la speranza supera gli ostacoli?
Sì. E’ proprio questo il messaggio che ho voluto mandare ai giovani. Speranza vuol dire avere una scelta anche nelle situazioni più difficili.
Il tuo libro ha una trama molto particolare. Per essa hai tratto ispirazione da fatti autobiografici o vicini a te? Oppure ti ha influenzato qualche autore o qualche storia che hai letto?
Ne’ l’uno, ne’ l’altro. L’unica ispirazione riguarda la struttura circolare di una delle due storie che racconto. L’idea mi è venuta dopo aver letto il primo libro della serie della Torre Nera di King.
Che significato ha per Lorenzo Bosisio essere adolescenti al giorno d’oggi? Che consiglio senti di dare ai giovani per affrontare questo mondo che sembra fatto solo di incertezze?
In parte credo di aver già risposto a questa domanda nella prima risposta che vi ho dato. Essere adolescenti è più difficile oggi di qualche anno fa. Viviamo una realtà frenetica, piena zeppa di stimoli, che ci spinge a fare troppo in troppo poco tempo. E’ la società della gratificazione immediata, della superficialità, dell’apparenza. In una realtà del genere, passare attraverso un periodo di forti incertezze come l’adolescenza diventa un viaggio irto di insidie, di delusioni, di sconfitte. E’ fondamentale, quindi, che gli adolescenti non abbandonino mai la speranza, la consapevolezza che non importa quanto le situazioni sembrino difficili, perché è sempre possibile cambiare. E’ sempre possibile scegliere una strada nuova.
Molti lettori che ti hanno recensito hanno ammirato la tua capacità di unire il genere fantasy a temi tristemente d’attualità come il bullismo e la perdita di punti di riferimento. Come ci sei riuscito?
Io amo il fantasy, sia come lettore che come scrittore. Uno dei motivi per cui lo adoro è perché la metafora è uno strumento potente che permette di affrontare temi difficili in modo leggero, ma non superficiale.
Oltrebosco è costellato di bellissime immagini, curate dall’illustratrice Valentina Brosnean. Raccontaci un po’ come è nata questa collaborazione e anche quanto pensi che le immagini siano importanti in un’opera per ragazzi come la tua.
Fin da quando ho proposto il manoscritto alla casa editrice, ho insistito perché Oltrebosco fosse illustrato. Ho sempre pensato che le immagini impreziosissero un testo e nel caso di un romanzo per bambini e ragazzi credo che siano un punto di forza. Per quanto riguarda la scelta dell’illustratrice, il merito va alla casa editrice. Hanno, infatti, voluto scegliere una professionista di alto livello, capace di realizzare immagini ad alto impatto visivo. Direi che abbiano avuto successo nel loro intento.
Grazie a Lorenzo per la disponibilità che ha avuto nei nostri confronti. Ora vi lasciamo tutti i dati relativi al suo libro, noi non abbiamo ancora avuto l’occasione di leggere il libro per intero ma speriamo di farlo al più presto, e voi?
SINOSSI
Un ragazzo si sveglia in un bosco. Non sa chi è, ne’ come ci è arrivato. È solo, affamato e infreddolito. Dovrà imparare a sopravvivere e lottare contro la natura ostile, aggrappato alla speranza di trovare una via di uscita verso casa, verso quella vita di cui non ricorda altro che piccoli frammenti sconnessi.
Un ragazzo si sveglia ogni mattina e lotta contro la realtà opprimente della periferia di una grande città. Combatte contro una famiglia disastrata. Si ribella contro una scuola che lo vuole controllare. Cresce in un ambiente ostile, una giungla dove solo il più forte ce la fa.
Due storie così diverse, ma con un legame molto forte. Quale destino le unirà?
Un romanzo che parla di speranza, amore, coraggio. Un’avventura scritta per i ragazzi, ma di ispirazione anche per un pubblico adulto.
DATI LIBRO 
Titolo: Oltrebosco
Autore: Lorenzo Bosisio
Editore: La Strada per Babilonia
Lunghezza: 194 pagine
Note: contiene illustrazioni di Valentina Brosnean
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ESTRATTO
Il ragazzo levò lo sguardo dal terreno sotto di lui e la cercò. L’oscurità della notte era così fitta in quel bosco che riusciva a malapena a distinguere il suo profilo, nonostante fosse molto vicina. Allungò il braccio stando attento a non perdere l’equilibrio e le sfiorò la mano. La ragazza lo fissò preoccupata. I suoi occhi erano così bianchi che sembravano illuminare tutto intorno a loro come piccole lune argentee. Sedevano l’uno accanto all’altra su due massicci rami di un grande albero, a diversi metri da terra. Sotto di loro, nascosta alla loro vista, strisciava silenziosamente la creatura che li braccava da tempo. Lui scosse leggermente il capo, non voleva renderla più ansiosa di quanto non fosse già. Cercò una posizione più comoda e appoggiò la schiena al ruvido tronco. Le sorrise, sperando di trasmetterle un po’ di fiducia, ma lei abbassò lo sguardo senza ricambiare. Non la biasimava, erano giorni che camminavano senza sosta, mangiando poco e dormendo ancora meno, con l’ombra costante della bestia alle loro spalle. Anche ora, nella quiete della foresta che si stendeva intorno a loro, il mostro li spiava e attendeva il momento giusto per prenderla. Il vecchio gliel’aveva detto.
“Proteggila” gli aveva detto.
“Chi?” aveva chiesto il ragazzo, perplesso.
“Lo saprai quando l’avrai incontrata – aveva risposto il vegliardo. – Dovrai portarla in salvo, solo così salverai te stesso”.
Al momento non gli aveva dato molto peso, in fondo era solo un eremita pazzo che viveva sul greto del ruscello. Ora, però, aveva cambiato idea. Le sue profezie si erano avverate e si pentiva di non averlo ascoltato con attenzione, quando ne aveva avuto l’occasione.